La signora Luisa ha 62 anni e il suo ginocchio la disturbava ormai da troppo tempo, così aveva deciso di sottoporsi ad intervento di artroprotesi. La sua storia medica passata è caratterizzata da ipertensione essenziale in terapia, artrite reumatoide. Viene operata con la programmazione di una dimissione a domicilio entro 5 giorni.
Viene presa in carico dal fisioterapista per “fisioterapia motoria con indicazione a recupero della deambulazione in carico progressivo protetto, kinetect“.
Nel quarto giorno post-operatorio verso sera lamenta dolore sternale e difficoltà respiratoria. Viene eseguito un ECG che risulta negativo. La Troponina è spostata a 90, la SatO2 è 92-93% con 2l/m di O2.
In quinta giornata alle ore 10:00 sta bene, tanto che il cardiologo di guardia ritiene “no urgenze in atto, ripetere troponine ed ECG”.
Alle ore 11 il Fisioterapista valuta la paziente e rileva che la paziente è dispnoica ma in particolare ha una strana sensazione “di profonda stanchezza”, e riporta il quadro nel diario e all’infermiere di stanza.
In sesta giornata, alle 12.15 il fisioterapista scrive nel suo diario che ha deciso di rinviare la seduta FKT al pomeriggio, perchè le condizioni della paziente sono sovrapponibili al giorno prima e teme che il suo intervento possa peggiorare il quadro clinico che risulta non chiaro.
Lo stesso giorno alle 17 il medico di stanza, in riferimento alla valutazione del cardiologo, indica esecuzione di EGA e Angio TC polmonare per escludere embolia polmonare.
Alle 19:45 l’angio TC mostra embolia polmonare bilaterale.
L’intervento di fisioterapia sarebbe stato controindicato in questa paziente.